Il nuoto è uno degli sport più amati: piace a grandi e piccini e ha pochissime controindicazioni assolute.

Secondo l’American College of Sports Medicine, praticare attività sportiva aerobica ogni settimana per 150 – 300 minuti ad intensità moderata (64 – 76 % della frequenza massima teorica) oppure 75 – 150 minuti ad intensità vigorosa (77 – 95% della frequenza massima teorica) ha molti benefici sulla salute. Ma a cosa ci stiamo riferendo?

Muoversi nell’acqua, offre i vantaggi delle attività aerobiche favorendo il consumo di grassi e l’utilizzo del glucosio da parte delle cellule muscolari. Migliora il metabolismo basale, la composizione corporea, il controllo della glicemia e dei lipidi ematici (diminuiscono i trigliceridi e il colesterolo “cattivo” ed aumenta quello “buono”). Potenzia la funzionalità respiratoria ed immunitaria. Migliorano attenzione, concentrazione e tono dell’umore grazie al rilascio di endorfine, gli ormoni del piacere.

Mette inoltre in funzione l’apparato cardiovascolare, con benefici sulla frequenza cardiaca e sulla pressione sanguigna. Ma non solo, coinvolge tutto il corpo e tonifica i gruppi muscolari attivati aumentandone forza ed elasticità.

Essendo eseguito in assenza di gravità, il nuoto permette di non sovraccaricare le articolazioni sia in chi ha problemi muscoloscheletrici, sia in persone sovrappeso.

L’acqua è quindi un ambiente ideale anche per programmi riabilitativi e rieducativi in seguito ad infortunio, patologie metaboliche, patologie cardiovascolari e patologie croniche degenerative.

Tuttavia ecco alcuni accorgimenti:

  • fare sport in sicurezza è la regola d’oro, pertanto ad inizio stagione o prima di iniziare una nuova disciplina sportiva è fondamentale un controllo da parte di medici specialisti in medicina dello sport e dell’esercizio fisico per valutare lo stato di salute e lasciarsi consigliare sullo sport più indicato in base alle nostre caratteristiche
  • affidarsi a tecnici dello sport per impostare un allenamento ottimale
  • in piscina oppure al mare, d’estate è bene proteggere la pelle con opportuni schermi solari
  • in acque fredde fare attenzione allo shock termico e al rischio ipotermia (nel caso munirsi di una muta)
  • non camminare a piedi nudi in piscina o nelle docce e negli spogliatoi e non condividere asciugamani e accappatoi con altri

BUONA NUOTATA!

Dr. med. Franco Bidoglio
Medicina dello sport